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sabato 31 luglio 2010

Baarìa

Interpretato da un cast corale, il film ha inaugurato la 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Bagheria, piccolo comune siciliano è il luogo dove tutto il film si svolge. Paesino impregnato di tradizioni cultura superstizioni e colori. E’ La storia della famiglia Peppino Torrenuova ( Francesco Scianna) chiamato da tutti “Peppino il comunista” da sempre affascinato dal mondo della politica e che si innamora della bella Mannina (Margaret Madè) nonostante le opposizioni della famiglia di lei e una fuitina non proprio nella norma. Il film racconta la Storia a partire dalle guerre mondiali, per arrivare al fascismo comunismo e socialismo e con riferimenti alla mafia. Tornatore vuole farci tornare nella Bagherìa del passato dove era presente l’importanza della famiglia e del lavoro e dell’impegno nella politica e del dialetto, tutto il film infatti è parlato in dialetto siciliano. Quello che si percepisce guardando Baarìa è una sorta di magico incanto che concede di guardare con occhi sognanti il film proprio di Tornatore, il film della sua vita che gli appartiene più di tutti che parla della sua amata terra. Le principali ambientazioni sono state proprio a Bagherìa, altre scene invece in una Bagherìa ricostruita a Tunisi. Troviamo un cast ricchissimo di attori tra i quali, Giancarlo Giannini, Giorgio Faletti, Leo Gullotta, Raoul Bova, Beppe fiorello , Luigi Lo cascio e molti altri. Tornatore ha giustificato la presenza di tanti attori dichiarando di aver preferito dare la parte da protagonisti a due attori meno conosciuti e tenere i tanti camei per gli attori più famosi proprio per dare un maggior interesse all’insieme condite con le meravigliose musiche del maestro Ennio Morricone, con le scene della corse a perdifiato del bambino e dei paesani che, finita la guerra corrono a raccattare mobili e porte, per avere un cimelio di guerra. Tornatore vuole fare un bel film e far letteralmente sognare il suo pubblico. Con Baarìa si direbbe obiettivo raggiunto.

Peppino Torrenuova al figlio
Noi Terranuova vorremmo abbracciare il mondo, ma abbiamo le braccia troppo corte.

sabato 3 luglio 2010

Il labirinto del fauno


Nella spagna del 1944 vediamo salire al potere Francisco Franco dopo la fine della guerra civile.Il labirinto del fauno ,film del 2006 scritto e diretto da Guillermo del Toro, creatore di Hellboy e Blade II ,racconta la storia di Ofelia ( Ivana Baquero), una bambina la cui madre decide di risposarsi con il diabolico capitano Vidal ( Sergi Lopez) dopo essere rimasta vedova. Ofelia però soffre segretamente, e si rifugia nel mondo dei libri e delle favole. Una notte ,scopre un sinistro labirinto e verrà in contatto con un regno magico sorvegliato da uno spaventoso fauno che le rivelerà di essere proprio la principessa di quel mondo sotterraneo e per raggiungerlo di nuovo dovrà superare tre prove molto pericolose. Il labirinto del fauno ha avuto un enorme successo internazionale, aggiudicandosi ben tre Oscar nel 2007, per la fotografia, per la scenografia e per il trucco ed è proprio grazie al trucco che il film verrà considerato un fantasy/horror  viste le  straordinarie trasformazioni di Doug Jones nel personaggio del Fauno e dell'uomo pallido. Quella che vuole raccontarci Guillermo del Toro è una storia di soprusi e innocenza, una storia nella quale non c’è via di scampo se non nell’effimero mondo della fantasia. Le musiche hanno certamente una grande importanza, create appositamente per questo film, le note struggenti spettrali e spettacolari accompagnano la nostra eroina Ofelia durante tutta la sua avventura permettendo a chi guarda di entrare in un universo parallelo popolato da fate e mostri, dimenticando per un po’ i veri mostri, che tutt’ora abitano la terra.


Il fauno (Doug Jones)


La vostra anima rimarrà per sempre legata al mondo dei comuni mortali, invecchierete come loro, morirete come loro... Il tempo consumerà la vostra memoria e noi spariremo con essa. Non ci rivedrete mai più
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