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lunedì 28 marzo 2011

Pretty Little Liars *Pausa Film* Avanti coi telefilm!


Di solito non parlo mai di serie televisive, semplicemente perchè non trovo mai nulla che mi interessi  a meno che non sia qualche vecchia puntata di  Dawson's Creek (che mi ricorda i miei 15 anni) o Gilmore Girls (per il quale ho una cotta da parecchi anni).  Pretty Little Liars è un telefilm nel quale mi sono imbattuta venerdì sera e che ho finito di vedere tutto d'un fiato proprio ieri sera.  Devo essere onesta e sincera: E' una bomba! E' tratto dalla serie di libri omonimi della scrittrice statunitense Sara Shepard che racconta le vicende di un gruppo di amiche, le classiche teen queen della più famosa High School del quartiere di Rosewood a Philadelfia. Aria (Lucy Hale)  ragazza sensibile e molto intelligente, Hanna (Ashley Benson) nuova reginetta della scuola, Spencer (Troian Bellisario)  la più studiosa e vincente ed Emily (Shay Mitchell) la più vulnerabile. Detto questo potrebbe sembrare la solita minestra riscaldata alla Mean Girls o peggio, Gossip Girl, ebbene non è così perchè l'impronta che prende la storia è quella del mistero. Alison (Sasha Pieterse) la quinta amica del gruppo, scompare e un anno dopo viene ritrovato il suo cadavere proprio vicino casa. Durante la scoparsa di Alison, la loro Leader,  tutto il gruppo si sfascia, per poi ritrovarsi il giorno del funerale e ci sarà un'altro fatto ad accomunarle, subito dopo il funerale tutte e quattro ricevono un sms da un certo -A. Sms sempre più minacciosi, strani segreti che vengono a galla e altri da seppellire. Questa è la trama a grandi linee, ovviamente non posso spoilerare ma devo dire che dopo tanto tempo questa è una serie che merita di essere vista e che ci sarà ovviamente una seconda stagione.
Pro: 1) la trama è avvincente la storia  ben costruita e intrecciata nel modo giusto.
       2) Gli abiti. Sono una donna e come tutte le donne subisco il fascino degli abiti e questa serie è una cura per gli occhi. scarpe gonne vestiti bellissimi.

Contro:  1) Viene nominato Justin Bieber almeno una volta credo.. e questo basta ad essere un contro.

Per il resto consiglio P.L.L a chiunque voglia avere  un po di tempo per se stesso/a e passarlo con una serie avvincente e che stramerita l'attenzione del pubblico!

mercoledì 23 marzo 2011

Bye Liz

Un Saluto alla diva più diva di Hollywood.

lunedì 21 marzo 2011

The Reader - A voce alta

Hanna (Kate Winslet)  ha trentasei anni, è burbera e avvenente allo stesso tempo, il suo sguardo non  lascia trapelare mai  nulla. Nessun sentimento nessuna paura. Michael ( David Kross da giovane e Ralph Fiennes da grande)  ha quindici anni, è uno scolaro volenteroso e solare. Il destino di queste due persone si scontrerà in una grigia Berlino del dopoguerra, in una fredda giornata invernale nella quale Michael improvvisamente preso da un malore  dovuto alla scarlattina viene aiutato e riaccompagnato a casa proprio dalla donna. Quando guarito dalla malattia Michael torna a ringraziare Hanna inspiegabilmente tra i due si crea una forte passione, una sensuale  storia d'amore umano (e per la letteratura) , tanto da legarli per sempre, tanto da portarli a custodire un segreto molto, troppo importante, in eterno. The Reader - A voce alta è l'ennesimo ottimo lavoro di Stephen Daldry già regista di Billy Elliott e The Hours (che non hanno bisogno di presentazioni ne elogi). Tratto dall'omonimo romanzo di Bernhard Schlink,  una storia a sè che racconta le difficoltà nel superare i problemi umani ed esistenziali che la vita pone davanti a chiunque, scelte fatte e non fatte sbagliate o giuste.
 Sentimenti comprensibili solo da parte di chi ha vissuto fino in fondo una determinata situazione. Film drammatico e serio che porta al cinema il tema ormai ''consumato'' dell'olocausto e mette in scena una Kate Winslet capo delle SS. Nazista, ingenua e paradossalmente buona, che paga per le sue scelte, portando tutto da sola il peso dei sensi di colpa,  un personaggio pieno di dignità che non chiede mai aiuto, e non lascia scoperti i suoi punti deboli. Ruolo che ha portato un meritatissimo premio Oscar del  2008 come migliore attrice protagonista a Kate Winslet. Un Ralph Fiennes poco visibile, ma intenso che interpreta un Michael ormai adulto, un avvocato di successo armato ormai solo dei suoi ricordi su quella misteriosa donna che un tempo aveva condiviso con lui un pezzo di vita.

Curiosità: Per girare delle scene con un esplicito contenuto erotico bisogna essere maggiorenni giusto? Beh il giovane David Kross ha dovuto aspettare di compiere i 18 anni per poter continuare il film e girare le sue scene con la bella Kate!


Michael
C'è solo una cosa che può fare di noi degli esseri completi e quella cosa è l'amore

venerdì 18 marzo 2011

Il discorso del Re

E' il 1925 e siamo in Inghilterra, dalla sua sua vita il principe Alberto, Duca di York (Colin Firth)  non pretende nulla, se non la possibilità di rimanere nell'ombra e di non essere considerato dalla sua famiglia. Un comportamento dominato dall'insicurezza e dal problema di balbuzie causata probabilmente da un'infanzia difficile e non spensierata. Dopo la morte di Re Giorgio V  e l'abdicazione di suo fratello Re Edoardo VIII, a causa di uno scandalo,  Bertie rimane riluttante davanti all'ennesima prospettiva di una nuova terapia ma è comunque è costretto a far fronte ai suoi doveri e soprattutto alle sue paure. Spronato dalla dolce moglie Elizabeth, Duchessa di York ( Helena Bonam Carter) che gli procurerà lo strambo e simpatico logopedista  Lionel  Logue ( Geoffrey Rush) ossessionato da Shakespeare, Il Re riuscirà ad affrontare il problema della balbuzie , ma soprattutto ad aprirsi  ad una persona amichevole, forse l'unica persona priva di secondi fini  nella riuscita del Re.
 Il discorso del Re è un film del 2010 diretto da Tom Hopper vincitore di quattro meritatissimi premi Oscar come Miglior Attore Protagonista, Miglior Regista, Migliore sceneggiatura originale e infine Miglior Film. Un film profondo che scatena emozioni vere e autentiche con tanto di riscatto e sollievo finali! Non c'è da obiettare la magistrale interpretazione di Colin Firth, così attento ad ogni minimo particolare, ad ogni minima sillaba pronunciata. Incredibilmente suggestivi i suoi discorsi dall'inizio alla fine riuscendo quasi a far sentire a disagio lo spettatore. Ironiche  e divertenti le pratiche adottate da Lionel Logue, il suo linguaggio  e il suo savoir faire sfacciatamente impunito. Commovente pezzo di vera storia inglese, meglio non farselo sfuggire. Non posso che aggiungere:
A-a-a-mazing Colin!


Bertie: i miei consiglieri dicono che il fumo fa bene distende la laringe e i nervi
Lionel: Sono degli idioti!
Bertie: Sono cavalieri...
Lionel: Beh, allora è ufficiale...



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