Christopher Nolan, già regista di Inception, ci mette del suo in questo film. Prende spunto da Kubrik - vedi le varie chiacchierate tra umani e robot- cita Dylan Thomas ( Non andartene docile in quella buona notte..)e smonta e rimonta l'intero film a suo piacimento, come con i tasselli di un grande mosaico, . La tecnica già usata in Inception la ritroviamo sicuramente in Interstellar, soprattutto nelle scene finali, durante le quali lo spettatore verrà portato a chiedersi se tutto ciò che fin'ora ha visto è la realtà oppure no. Nolan decide che il futuro che vediamo non è il solito futuro post apocalittico tutto edifici fumanti e macerie, piuttosto è un ritorno alla vita di un tempo. Giusto o sbagliato? per questa volta giusto.
E ancora Gravità, universi paralleli, sovrapposizione di unità temporali, menzogna e dramma, sacrificio e amore è quello che troviamo in Interstellar. McCounaghey , ancora troppo magro dopo Dallas Buyers Club, entra bene nei panni dell'astronauta, salvatore dell'umanità, offuscando forse la bravura della Hathaway, personalmente non adatta ad un ruolo del genere tutta bronci e battute sarcastiche.
Non andartene docile in quella buona notte,
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce
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