
Bagheria, piccolo comune siciliano è il luogo dove tutto il film si svolge. Paesino impregnato di tradizioni cultura superstizioni e colori. E’ La storia della famiglia Peppino Torrenuova ( Francesco Scianna) chiamato da tutti “Peppino il comunista” da sempre affascinato dal mondo della politica e che si innamora della bella Mannina (Margaret Madè) nonostante le opposizioni della famiglia di lei e una fuitina non proprio nella norma. Il film racconta la Storia a partire dalle guerre mondiali, per arrivare al fascismo comunismo e socialismo e con riferimenti alla mafia. Tornatore vuole farci tornare nella Bagherìa del passato dove era presente l’importanza della famiglia e del lavoro e dell’impegno nella politica e del dialetto, tutto il film infatti è parlato in dialetto siciliano. Quello che si percepisce guardando Baarìa è una sorta di magico incanto che concede di guardare con occhi sognanti il film proprio di Tornatore, il film della sua vita che gli appartiene più di tutti che parla della sua amata terra. Le principali ambientazioni sono state proprio a Bagherìa, altre scene invece in una Bagherìa ricostruita a Tunisi. Troviamo un cast ricchissimo di attori tra i quali, Giancarlo Giannini, Giorgio Faletti, Leo Gullotta, Raoul Bova, Beppe fiorello , Luigi Lo cascio e molti altri. Tornatore ha giustificato la presenza di tanti attori dichiarando di aver preferito dare la parte da protagonisti a due attori meno conosciuti e tenere i tanti camei per gli attori più famosi proprio per dare un maggior interesse all’insieme condite con le meravigliose musiche del maestro Ennio Morricone, con le scene della corse a perdifiato del bambino e dei paesani che, finita la guerra corrono a raccattare mobili e porte, per avere un cimelio di guerra. Tornatore vuole fare un bel film e far letteralmente sognare il suo pubblico. Con Baarìa si direbbe obiettivo raggiunto.
Peppino Torrenuova al figlio
Noi Terranuova vorremmo abbracciare il mondo, ma abbiamo le braccia troppo corte.