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mercoledì 6 febbraio 2013

Les Misèrables

Come nel celebre romanzo di Victor Hugo, siamo nella Francia del 1800, Jean Valjean (Hugh Jackman) è un prigioniero della prigione di Digne, condannato a passare 19 anni di schiavitù per aver rubato una pagnotta e cercato di sfamare suo nipote. Il capo della prigione è il terribile Javert (Russel Crowe) che odia a morte tutti i carcerati e in particolare Valjean, egli infatti considera i prigionieri come la feccia della società, gente che mai riuscirà a riscattarsi e che quindi è destinata ad una misera vita. Valjean dopo aver scontato la sua pena viene liberato, gli viene consegnato un documento che lo marchierà per sempre come uomo pericoloso. Inizia quindi la trasformazione da ladro e peccatore a lavoratore  grazie anche alla benevolenza del Vescovo Myriel che lo porterà alla conclusione di voler diventare un uomo migliore. Divenuto sindaco di una cittadina Valjean incontra Fantine (Anne Hathaway), una ragazza caduta in miseria, abbandonata a se stessa in una locanda di prostituzione, decide di salvarla e di prendersi cura della figlia della donna, Cosette, tenuta come servetta nella locanda dei Thernadièr. Valjean prende con se la piccola Cosette facendola crescere nell'agio senza mai rivelarle nulla sul suo passato.
 Passiamo al 1832 a Parigi dove c'è un gran fermento a causa della morte del generale Lemarque, l'unica persona che aveva a cuore i problemi del popolo, un gruppo di studenti tra i quali Marius (Eddie Redmayne) complottano una rivoluzione e un giorno vedendo per la strada Cosette se ne innamora perdutamente ricambiato da Cosette ( Amanda Seyfried). La rivoluzione incombe Marius viene ferito durante la sparatoria e verrà salvato da Valjean che riconoscerà il sincero amore che lega sua figlia e il giovane rivoluzionario e gli concederà la mano di Cosette. Valjean ormai vecchio e morente consegnerà alla giovane una lettera che racconta tutta la storia sul suo passato, infine esalando l'ultimo respiro verrà trascinato in paradiso dal fantasma di Fantine che gli dimostrerà la sua graditudine per aver dato a Cosette una vita degna di essere vissuta.
E' al regista Tom Hooper (Il  discorso del Re) che va il merito più grande per la riuscita di un così lungo e difficile lungometraggio che in più porta l'etichetta di Musical. L'intero cast coinvolto riesce benissimo a essere fedele all'originario Musical di Broadway che ha avuto il suo primo successo negli anni Ottanta. Per cominciare vediamo uno Hugh Jackman questa volta non solo bello e muscoloso, bensì anche come un uomo vecchio, impaurito, ma soprattutto tormentato come possiamo vedere benissimo nella canzone Who am I? . Troviamo una dolce disperata e talentuosissima Anne Hathaway nella sua perfomance in  I dreamed a dream che con la sua meravigliosa voce mostra una scena di un'intensità che pochi musical sono riusciti a realizzare. Nonostante la sua giovane ed ancora non lunghissima esperienza ho trovato piacevole anche l'interpretazione di Eddie Redmayne che dimostra di aver una notevole capacità anche nel canto e non solo nella recitazione, un po' deludente invece il vecchio Russel, nella sua interpretazione di Javert, personalmente non credo che abbia un bel timbro di voce, in più per ben due ore (quanto la durata del film) ha sempre la stessa espressione. Senza dimenticare naturalmente le divertenti interptetazioni di Sacha Baron Cohen ed Helena Bonam Carter nei panni dei perfidi Locandieri Thernadièr e di Samantha Barks nel ruolo di Eponine, fantastica nella sua performance di On my Own.
Infine ho trovato emozionante e commovente l'intero finale, dalla morte di Valjean alla magnifica canzone  Do you hear the people sing? che trascina nella sua splendida melodia anche lo spettatore fino al limite del possibile.  Les Misèrables ha ottenuto ben 8 nomination agli Oscar e 4 per i Golden Globe, tra le nomination vediamo Miglior attrice non protagonista per la Hathaway. Miglior attore protagonista per Jackman, Miglior sonoro e Miglior Film. 






"I had a dream my life would be
So different from this hell I'm living
So different now from what it seemed
Now life has killed the dream I dreamed" 


I dreamed a dream 

4 commenti:

  1. Gran blog. Mi sono iscritto, ma ti aspetto, se vuoi.

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  2. Ma non saprei, il film, non la storia, l'ho trovato piatto, probabilmente perchè un musical dovrebbe "volare", mentre le canzoni appunto erano alquanto "piatte" (scusa la ripetizione). Insomma bei costumi, bella scenografia, bravi gli attori, ottime voci (non tutte), insomma mi aspettavo di più! Se non cantavano (e si fa per dire) era meglio.

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  3. Ciao! Ti ho assegnato un Liebster Award!

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  4. Il tuo blog è proprio bello, anche esteticamente parlando! E non vedo l'ora di vedere "Les miserables"! :)

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