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domenica 14 febbraio 2010

Basta che funzioni - Whatever Works


Torna a grandi passi l’indistinguibile comicità di Woody Allen ad allietare le nostre sale, raccontando la storia dell’ormai sessantenne, quasi premio Nobel per la fisica, nonché zoppo e burbero (e pure un po’ filosofo) Boris Yelnichof che vive la sua vita da depresso cronico, maltrattando bambini e uomini che ritiene “vermetti senza cervello” . Più con le cattive che con le buone tenta di inculcare la cultura a suon di monologhi in tutte le teste che popolano Manhattan ( luogo carissimo al buon Woody). Si imbatte in Melody una “Miss”-issippi un po’ svampita e terribilmente ingenua che crede a ogni clichèt e al contrario è sempre molto solare e positiva. Questo incontro/scontro porterà alla formazione di un rapporto fuori dalle righe, ma che si trasformerà inevitabilmente in reciproco affetto. Non mancano le mille fobie e paranoie, tipiche di Woody Allen a popolare la mente di Boris ( “se canti tanti auguri a te per due volte mentre ti lavi le mani togli tutti i germi, lo sapevi?”) condite con le ipocondrie e il pessimismo verso l’intero genere umano. A complicare il tutto ci sarà l’arrivo dei genitori di Melody, devoti e credenti che per primi subiranno una metamorfosi. Tutto il film, infatti, tiene le sue fondamenta sulla crescita completa degli individui, sulla rinascita verso la loro vera natura. Lo stesso Boris troverà un senso a quella che credeva un’insignificante vita, mantenendo comunque la solita convinzione che qualsiasi cosa si faccia o si pensi, non importa che sia giusta o sbagliata… basta che funzioni!

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